mercoledì 26 maggio 2010

Carote malate e zucchine pregiate

Entrando con la mano nel sottobosco (per meglio dire 'sottoorto'), immergendola tra le grandi foglie e godendomi l'ombrosa atmosfera, riesco ad indiviuare ed ad immortalare i fiori di zucchina e le zucchinine presto partecipi a futuri banchetti a base di pasta zucchine&gamberi (nonostante non abbia un allevamento per i molluschi).

Unmetroquadro si evolve continuamente, iniziando anche a diradarsi a causa del fine-ciclo degli spinaci (ultimo mini-raccolto due giorni fa, di dubbia qualita', forse a causa dei troppi fiori). Il lato sinistro, infatti, e' adesso praticamente sgombro e sto meditando se sia fattibile/opportuno lo spostare alcune specie per dare un po' di aria al tutto.


Per il resto devo purtroppo notare che le piante di carote, per quanto cresciute, si stanno tutte ricoprendo di una sottile polvere bianchiccia, di dubbia provenienza che non riesco a a definire. Cercando su internet ho il sospetto che sia qualche strana specie di fungo, nonostante legga che proprio le carote sono piante iper-attrezzate e note per respingere gli attacchi dei vari insetti/parassiti che circolano nei nostri orti. Se qualcuno avesse idea sul da farsi, ne sarei alquanto sollevato.

sabato 22 maggio 2010

La dimensione Z

Armato di fusti di canneto italico e di gomitolo di rafia ed autoeruditomi via google sulle strutture piu' tipiche ed usate per sorreggere la crescita delle piante di pomodoro, ho fatto guadagnare a unmetroquadro la dimensione Z.
In direzione del cielo, infatti, posso ora scalare e crescere tranquilli i pomodori, sicuri su una struttura autoportante, iperstatica al punto giusto, che di fatto segna finalmente la presenza nell'orto del frutto americano, fino ad oggi celato tra spinaci, carote e lattughe, tutte piantate precedentemente e quindi sovrastanti.

Il disegno a V, con asta di sostegno orizzonatle, e' sembrato obbligato, mentre il numero di montanti e' stato pensato e ripensato, mettendo a sistema i sostegni gia' esistenti (le corde di contenimento trasversali di unmetroquadro) e la densita' delle piantine. Risultato: quattro montanti, che hanno immediatamente reso necessario una nuova visita la vivaio per acquistare altre canne, al fine di creare la struttura anche per la seconda fila di pomodori. Questo sara' fatto oggi pomeriggio o domani.


Il sole che splende alto e sicuro rende tutto il balcone piu' blooming che mai.
La testa inizia ad andare verso il futuro e verso nuovi orti da progettare e mettere su, anche li' passo dopo passo, minuto dopo minuto, dettaglio dopo dettaglio. God is in the details.

giovedì 20 maggio 2010

Ortoview

Sintetico stato dell'arte di unmetroquadro:
- A1, B1: Spinacio riccio d'America, 5 piantine in crescita dopo due raccolti, cimato in continuazione a causa dei preponderanti e prepotenti fiori;
- C1: Spinacio gigante de invierno, 2 piantine, come sopra ma senza i fiori rompiballe, foglie rigogliose e piu' celeri nella ricrescita;
- tra A1 e A2 e tra B1 e B2: Pomodori da insalata, numero per ora indefinito (da diradare ulteriormente), da sorreggere con nuova struttura in canne;
- A2, B2: Carote, diradate fino a densità quasi da manuale, crescono e hanno come obiettivo l'essere disotterrate entro giugno. Appaiono, anche in foto, delle foglie sbiancate, causa sconosciuta ma da approfondire;
tra A2 e A3 e tra B2 e B3: Pomodori rossi da sugo (?), anche qui da sorreggere con nuova struttura in canne. Presentano qualche fogli marcia, credo a causa dell'eccessiva irrigazione -> da investigare;
- C2, C3: Zucchine, forse troppe piante per cm quadro (7 o 8!), quindi forse da diradare, ma gia' piene di mini zucchine in quasi-fiore. Da tenere sotto stretto controllo;
- A3: Lattuga romana, 3 cespi ormai in fase di maturità, producono foglie che vengono colte e mangiate man mano;
- B3: Insalata cappuccina, due cespi, oggi un po' sottotono dopo l'ultimo raccolto, ma sempre in crescita, anche loro raccolte regolarmente, sebbene leggermente piu' lente delle cugine romane.

mercoledì 19 maggio 2010

Young zucchine

Sbirciando tra le grandi foglie che creano un sottobosco ombroso e continuo di rampante memoria, mi commuovo nel scorgere giovani zucchine vedere la loro prima luce.
Eccole, piccole, minime, ma perfettamente formate con tanto di fiore di zucchina in testa per la to-be-pasta (ai fiori di zucchina!).
Rimango colpito dalla velocita' con cui sono cresciute, da zero, queste piante: in poche settimane sono diventate le piu' grandi di unmetroquadro e ben preso saranno quelle piu' piene di frutti.

martedì 18 maggio 2010

L'orto onesto

Oggi pubblico le foto dei vicini di unmetroquadro, ovvero le piante invasate che mi accompagnano ormai da qualche anno e che si sono meritate sul campo la menzione.
E' proprio la loro tenacia attraverso le stagioni ed il tempo che mi affascina e che segna il solco dell'orto onesto.
L'orto, o agglomerato di vasi che sia, può sere disonesto o onesto:
- il primo e' quello veloce, istantaneo, la limite del liofilizzato: non vive, non e' vissuto, non e' progettato, non racconta niente, non lascia il segno, parte da piantine gia' fatte, viene poi cestinato con la prossima moda, inganna l'osservatore che lo vede rigoglioso disonestamente. Non e' cosa che puo' essere tramandata, non vive il tempo.
- il secondo e' semplicemente una delle infinite materializzazioni e sintesi del tempo che scorre. Ognuno lo puo' far scorrere come vuole aggiundovi se stesso, nel bene e/o nel male, ma e' onestamente vero. Prendere o lasciare.

La foto in alto racconta del nugolo (o cluster) di limoncini appena sorti dal cuore dei fiori sfioriti. Il limone e' al suo terzo anno, alla sua seconda stagione di frutti. La scorsa stagione aveva prodotto solo tre limoni, assaporati anche loro in modalita' caviale, mentre quest'anno ci saranno si' e no cinquanta frutti ad iniziare la maturazione.

Questa è invece la bouganville, mia adorata, potata con cura a febbraio, riparata dal freddo con TNT nei mesi invernali e ora piena di nuovi germogli a loro volta gia pieni di fiori appena accennati, ma perfettamente in tempo con la prima fioritura targettata a giugno. Anche qui, terzo anno e seconda fioritura.

Per il resto unmetroquadro continua a sfamarci, anche con una certa regolarita', per lo meno quando si tratta delle insalate: ieri sera ho raccolto le fogli esterne di lattughe e cappuccine per portare in tavola quattro porzioni di freschissima e croccantissima insalata mista, mentre nell'orto la produzione continua senza soluzione.

La foto qui accanto infatti e' stata fatte dopo il raccolto di ieri e, come si puo' ammirare, i cespi rimangono ben solidi.
Ultima nota, e questa sara' l'attivita' del prossimo weekend, sui pomodori: stanno crescendo spediti, siamo ormai a massa critica riguardo l'altezza e si rende ora necessario il progetto e messa in opera della struttura in canne di supporto.

sabato 15 maggio 2010

Harvesting tempations

La tentazione e' stata troppa e in veritá anche multipla, tanto che in due distinte occasioni ho dato vita a due raccolti, uno marginale e uno di soglia: le insalate hanno subito lo sfogliamento esterno, per permettere due piatti di insalata mista mentre gli spinaci hanno dato vita al secondo raccolto spinaceo, per il solito mini piatto di spinaci bolliti degustato in modalitá caviale.
Le insalate continuano a crescere senza soluzione di continuitá e forse la tecnica marginale si sta consolidando come la migliore, anche se in questa maniera le foglie piú croccanti (quelle interne) non vengono mai gustate.
Gli spinaci invece devono essere colti a slot discreti e determinati. Oggi le due fila spinacee sono praticamente 'potate' ma nunovi ciuffi di foglioline giá si intravedono e saranno pronti fra un mesetto.

domenica 9 maggio 2010

Diradata


Passino le carote, che avevo seminato insieme al primo round di semine e quindi non avevo esperienza, ma stamattina mi sono dovuto mettere ad estirpare pure i pomodori, seminati un mese fa, perche' entrambi le specie stavano veramente crescendo con le piantine una sull'altra e, di fatto, togliendosi spazio e nutrimento reciprocamente.
Deduco, quindi, di non aver imparato un bel niente e continuo a fare lo stesso errore, non distanziando i semi quando li sotterro. La sensazione li' per li', pero', e' che i semi siano cosi' piccoli ed indifesi che non sembra proprio che dopo pochi giorni possano germogliare e diventare vere piante, quindi mi lascio prendere la  mano, abbondo con i semi e sbaglio.
Dovrei fidarmi di piu' dei semi.

Ho diradato, quindi, pesantemente, cercando di lasciare, per quanto sia possibile in unmetroquadro, almeno qualche (1-2) centimetro per piantina. Poi, man mano che cresceranno, vedro' se sara' necessario diradare ulteriormente.

Insalate (lattuga romana e cappuccina) continuano a crescere e, se non interverra' piu' il quadrupede, possiamo dire di targettare una vera insalata anche per gli ospiti nel giro di una decina di giorni.
La tentazione sara' quella di cogliere le foglie esterne man mano, non aspettando il cespo intero.
Vedremo.

Anche gli spinaci crescono e stanno vivendo la loro seconda giovinezza. Devo ammettere di averli cimati male e anche il primo raccolto l'ho fatto tagliando le foglie troppo di fretta, senza pensare di arrestare la corsa verso l'alto delle piante. Mi riprometto di fare un lavoretto piu' deciso nei prossimi giorni, a valle della seconda raccolta spinacea.


martedì 4 maggio 2010

La foglia cava

Una strana foglia, a forma chiusa e mai vista prima, sta creando un caso nel reame di unmetroquadro.  E' un'aliena? Un risultato di tecniche OGM per aumentare la produzione? Una prova del global warming? La fine del mondo e' vicina? Si stava meglio quando si stava peggio? E' una foglia extracomunitaria? Dovremmo chiudere le frontiere?
Io credo che sia importante non crederla diversa e quindi, paradossalmente, anche questo post e' sbagliato e io sto essendo ("I am being") di fatto un razzista. Medito e mi appiglio alla bellezza della diversita'.

Per il resto gli spinaci stanno crescendo bene, anche se avrei dovuto tagliarli in altezza, tanto le foglie sarebbero ricresciute comunque e adesso non avrei il problema che se arriva il vento forte (e oggi dovrebbe arrivare) c'e' effettivamente un rischio statico per le piantine. Ho quindi provveduto a rinforzarne le fondamenta pressando leggermente la terra e creando dei contrafforti.

domenica 2 maggio 2010

Secondo raccolto

"Raccolto" e' un parolone, "raccoltino" sicuramente rispecchia piu' da vicino la realta': tornato dal nord vengo accolto da i cespi di lattuga romana quasi pronti e le cappuccine in ripresa. Il pensiero pero' poi va alla preoccupazione nel vedere la foglie piu' esterne a contatto con la terra e agli sciami di piccoli moscerini che potrebbero intaccarli.
Il rischio di trovarsi con le foglie marce e bucherellate c'e' e sinceramente non ho intenzione di affrontarlo.
Si raccolga, quindi!
Di fatto raccolgo solo le foglie piu' esterne, dopo aver fatto un rapido calcolo di quante foglie definiscono un piatto minimo di insalata e quante foglie sono abbastanza cresciute per raccoglierle senza rimorsi di coscienza.
Attendo adesso il resto della truppa per condividere i frutti di qualche mese di lavoro e di attesa.