venerdì 30 aprile 2010

The third great dog disaster

E' risuccesso.

Per la terza volta il nostro cane Olga e' stata lasciata sul balcone "non piu' di cinque minuti, giuro" e in quei cinque minuti ha trovato il tempo di farsi un giro per il metroquadro e calpestare a dovere carote, insalata cappuccina, spinaci e le neonate zucchine.

A questo punto, visto anche che in realta' nei giorni passati avevo gia' trovato alcune zampate del quadrupede ma miracolosamente solo tra le fila dei vegetali, il problema e' mio e devo quindi agire:
A- erigere una palizzata in cemento a difesa della terra
B- eseguire un canicidio
C- far sparire le chiavi delle grate dei balconi

Ecco comunque, per dovere di cronaca, lo stato di unmetroquadro ad oggi. Non ho avuto il coraggio di fotografarlo con le verdure distrutte e mi sono quindi messo a sistemare i vegetali, tagliando via le foglie calpestate (ho anche tirato via la cappuccina piu' grossa, ormai prossima al raccolto), rialzando le piantine sbilenche, ricoprendo di terra le impronte canine.




Continua la crescita delle due varieta' di pomodori (scampati al disastro) e la ricrescita degli spinaci, anche se ho dovuto cimarli in fretta e furia per non farli decollare verso l'alto e poter continuare a sperare in qualche nuova fogliolina.

mercoledì 28 aprile 2010

Carot sacrifice

Le carote crescono ma non si vedono, o almeno, per noi neofiti, non si capisce QUANTO crescono osservandone solo la coda! Stamattina, come feci in pieno inverno quando non vedevo i semi germogliare e credevo di ave sbagliato tutto, ho tirato su la coda di una carota, confortato dal atto che dovrei comunque tirarne fuori un po' per diradarle a causa della troppa densita' attuale.
Il risultato e' quello che vedete, ma che non potete annusare: la carota c'e', e' ancora piccola, ma gia' oggi emana un profumo inebriante which brought with it the smell of warm places (come il vento Santana) ;-)

martedì 27 aprile 2010

Agricoltura intensiva

Tutte le specie crescono a velocità evidentemente funzioni della particolare stagione primaverile: quando seminai a gennaio prima di vedere i primi germogli passo' piu' di un mese, mentre oggi le differenze saltano all'occhio addirittura giornalmente.
Sara' la scuola Steineriana a cui vanno i bimbi, sara' l'orto sul balcone, saranno gli anni scanditi dalle mareggiate, tant'e' che quest'anno sento le stagioni che si susseguono ed ognuna lascia il suo segno, particolare ed indelebile, e io appresso ad ognuna a cercare di surfarmela fino in fondo, traendone solo i benefici e gli stimoli.

Lo spazio di unmetroquadro inizia, come previsto, ad addensarsi. Gli spinaci (prima colonna da SX e ultima riga a DX) reduci dal primo raccoltino sono gia' ripartiti con un nuovo ciclo di fogliame, le insalate (ultima colonna a DX) sono nella volata finale schedulata entro maggio, la carote (terza colonna da DX) stanno per maturare, le zucchine (ultima riga in basso verso DX) e i pomodori (seconda e quarta colonna da SX) crescono veramente a vista d'occhio. Il tutto sempre nello stesso metro quadro.

Secondo la teoria ogni piantina avrebbe bisogno di almeno 20cm di raggio libero intorno a se' (in realta' alcun specie necessiterebbero fino a 50cm), ma in pratica qui' la configurazione non concede margini. L'idea e' che quando le zucchine e i pomodori saranno pronti (luglio?) le altre specie saranno gia' state colte e mangiate, ma quando vedo l'orticello addensarsi a vista d'occhio devo proprio fare uno sforzo di fede cieca nel mio piano...

Ecco la prospettiva zucchinosa, veramente impressionante nella sua crescita.
Le due specie (genovese e romana) crescono di pari passo, ben seminate (sufficientemente diradate, anche se la densita' e' piu' alta del dovuto) e in piena salute.

I pomodori, au contraire, sono troppo addensati, causa l'umidita' dei semi e la loro piccolissima dimensioni al momento della semina, che han fatto si' che rimanessero appiccicati l'uno all'altro. Sara' quindi necessario diradare le piantine, immagino entro 2 settimane, appena saranno presenti almeno 4 foglie per piantina (come da manuale).

domenica 25 aprile 2010

Good morning zucchine

Dopo nemmeno due settimane dalla semina tutti i semi di zucchina sono germogliati, con una piantina che fa da apripista alle altre e gia' sfoggia, in mezzo ai cotiledoni, una gemma zucchineggiante.
Le piantine sono dure e carnose, al limite del gommoso, e sembrano essere molto resistenti e indipendenti rispetto a tutte le altre specie viste fino ad ora (spinaci, insalate, carote, pomodori) che, au contraire, sembrano molto deboli appena germogliano e necessitano (o almeno sembrano necessitare) di cure maniacali per non farle morire da venti e freddi vari.

Manuali

Segnalo due manuali che mi stanno guidando in questa avventura: uno molto fricchettone, con tanto di pippa sull'ecosostenibilita' dell'orto sul balcone (mi sembra un tantino far fetched) e uno un po' piu' didattico.
Il fricchettone e' "L'orto sul balcone" (Grazia Cacciola, Edizoni FAG) , che comunque da una serie di dritte pratiche non indifferenti e tratta proprio la materia pratica, con addirittura misure di possibili vasi da utilizzare, quindi consigliatissimo se mai uno avesse gli stessi miei irresistibili stimoli ad iniziare un orto proprio su un balcone (se mai!).
Il manuale classico e' invece "L'orto" (Giunti Demetra), con tanto di tabelle stagionali e schede per ogni varietà, anche se il target li' sarebbe per un orto vero e proprio, con tanto di preparazione della terra e tecniche di concimazioni.

Last but not least, ho appena finito "L'orto di un perdigiorno" (Pia Pera, TEA), diario di un orto vero, in una campagna vera, raccontato con una puzza sotto il naso vera, che ti viene da chiederti "ma questa con che soldi campa?". Mi critica pure Calvino , ma in fondo il libro e' piacevole e racconta il day-by-day di una vita che forse tutti vorremmo prima o poi fare.

sabato 24 aprile 2010

Primo raccolto e nuovi germogli


Dopo esserci consultati con la Nonna Biagina, il dubbio che mi ha attanagliato ieri (riguardo se cimare o no i fiori degli spinaci) è stato sciolto: oggi parte il primo raccolto!
La Nonna infatti ci ha insegnato che "se c'e' il fiore vuol dire che siamo quasi in ritardo" e che, se non vogliamo aspettare che le foglie perdano il loro sapore migliore, conviene raccogliere subito.
Con un po' di paura ed emozione, io e la mia aiutante siamo quindi partiti a raccogliere le due varietà di spinacio per riuscire a fare un raccoltino che ci permettesse almeno un mini contorno per il pranzo di oggi. Abbiamo tagliato le foglie piu' grandi, lasciando le nuove foglioline per un futuro raccolto. I fusti delle piantine adesso sono spogli e sembrano rinsecchiti, ma mi aspetto che entro un paio di settimane saranno di nuovo rigogliosi e pronti per un altro raccoltino.


 
Nello stesso tempo osserviamo che i semi di zucchine e pomodori sono velocissimi a germogliare e in soli nove giorni gia' fanno capolino tutte le nuove piantine:
Ecco le zucchine, geometricamente disposte, con piantine solide e gia' toste. Subito sotto i semi di pomodoro, anche qui di due varietà diverse, escono dalla terra senza una disposizione precisa, in quanto piu' difficili da seminare a causa della loro piccolissima dimensione.


Beh, non posso non pubblicare il primo esito culinario di unmetroquadro: una porzione di spinaci bolliti che ci siamo divisi equamente con tutta la famiglia come se fosse caviale...

giovedì 15 aprile 2010

Nuove semine

Con qualche settimana di ritardo rispetto al calendario dell'ortolano, ma negli unici istanti di tempo semi-libero (tra le 23 e le 23:15 di ieri sera), ho affrontato la seconda ondata di semine autopromessami da tempo: pomodori e zucchine. Due varietà per ognuno, sempre per iniziare a carpirne le sfumature e gli umori a seconda delle diverse variabili in gioco.
Per far spazio alle nuove specie ho sfilato, non senza cruccio, le piantine di spinacio piu' piccole (quelle calpestate a suo tempo dal quadrupede) e strappato via un paio di insalatine anche loro piccoline creando un'area ad hoc per le zucchine.

Ho poi seminato le due varietà di pomodori tra le file esistenti, parallelamente alle carote (adiecenti a spinaci e lattughe) di fatto raddoppiando l'intensità delle colture, pensando pero' che, quando i pomodori cresceranno, sia gli spinaci che le carote che le lattughe saranno (con ogni probabilita') gia colte. Wishful thinking? May be, but positive things come from positive thinking!

mercoledì 14 aprile 2010

Glory, glory, alleluja

A parte qualche piantina, che porta ancora un vero e proprio imprinting dei disastro canino, la situazione agricola in unmetroquadro rasenta la commozione:


Ecco i close-ups dello spinacio riccio gigante e della lattuga romana, oramai veri ortaggi!


 

Le due varietà di spinaci e le insalate sono ormai insediate dalla carote, autrici di uno sprint primaverile veramente inaspettato:



Oggi ho anche acquistato i semi di pomodori e zucchine (sempre in doppia specie), da seminare, seppur in ritardo, con cura durante il weekend.


venerdì 2 aprile 2010

Grow, spinach, grow!

Guarda come cresce lo spinacio!
Foglioline su foglioline si innalzano mentre lo spessore della piantina cresce a vista d'occhio, irrobustendosi col sole primaverile.
Ieri sera ho innaffiato tra le fila e stamattina ho rinforzato gli appoggi di tute le piantine, in vista del lungo weekend pasquale. Ho anche istruito a dovere la nostra Connie su modalità di innaffiatura sabato sera e lunedi' sera... speriamo bene.